Nuova vita alla cucina: come rifarle il look

Sto lavorando ad un progetto di ristrutturazione in cui era necessario il restyling di una cucina esistente.
Vi confesso che a volte si tratta di sfide che mi intrigano più di altre perché la materia prima su cui si lavora merita una seconda vita. In questo caso parliamo di una cucina Scavolini, non troppo datata e molto ben conservata. La prima foto che vi mostro è quella del risultato finale:  secondo me si tratta di una conclusione interessante perché trasporta davvero questa cucina nel presente.

Ma partiamo dall'inizio.
Ecco come si presentava la cucina quando l'ho vista la prima volta: un layout lineare, piuttosto lungo, ante e frontali con finitura lignea, rossiccia, lunghe maniglie in alluminio e piano in quarzo bianco con agglomerati grossi e ben visibili (che non piaceva a nessuno!). Il lavello e la rubinetteria erano in inox, con un disegno un o' superato, mentre il piano cottura e il forno apparivano in ottime condizioni e potenzialmente in linea con il restyling. Insomma un insieme un po' datato. Ma certamente una base di lavoro molto interessante e migliorabile. Sarebbe utilizzabile certo ma come si dice? Anche l'occhio vuole la sua parte e così si è deciso di darle una nuova immagine e una nuova linea. 

Ma come?


Questo è il fotomontaggio che ho preparato per raccontare l'idea: la proposta è stata quella di lavorare sul tema del nero, nel tentativo di dare un carattere più deciso e decisamente più in linea con le cucine più attuali. L'idea di fondo è quella di allontanarsi dai  materiali e dai colori del passato per realizzare una linea operativa tecnica ed esteticamente appagante.


Innanzitutto parliamo del top: il vecchio top in quarzo andava sostituito con uno nuovo e dopo diverse valutazioni (anche economiche) si è scelto di optare per il Neolith, un prodotto della famiglia dei gres adoperato per molteplici utilizzi. Lo spessore di 2 cm, contrariamente ai 4 cm del precedente top, lo avrebbe fatto apparire affilato e snello. Il colore? nero assoluto, e assolutamente opaco.



Volendole attribuire un aspetto grintoso, abbiamo optato per delle alzate da 18 cm, realizzate con lo stesso materiale del top.In questo modo abbiamo costruito una scatola a chiusura anche dei fianchi corti. Le maniglie? Sono state verniciate in un'autocarrozzeria, di nero, rigorosamente opaco.


Il lavello è stato sostituito con un lavello Elleci in fragranite di colore nero, con vasche quadre e privo di scivolo, vista la presenza di un grande scolapiatti. Il rubinetto è Paffoni. Ne abbiamo scelto uno con una linea estremamente pulita e aggraziata.

Che ne dite la trasformazione è riuscita?