Finalmente ti ho trovato: Gaetano Sciolari


La primavera scorsa, al Balon del sabato, ho comprato per pochi euro, un lampadario del quale mi sono innamorata immediatamente e non lo nego, perdutamente. Non sapevo di chi fosse: riconosco alcune tipologie di lampade vintage con una certa dimestichezza,  ma altre proprio no! Inoltre il fantomatico lampadario era privo di etichette o incisioni in grado di aiutarmi, nella ricerca, che ciò nonostante, ho intrapreso con curiosità. Intanto il prode Lorè pur di accontentarmi, ha smontato il lampadario che avevamo nel bagno, per montare questo che per fortuna era perfettamente funzionante :) 



La ricerca è stata lunga ma finalmente so! Il lampadario appartiene alla serie metric disegnata da Gaetano Sciolari per l'omonima casa di produzione, nel 1970. La vita di Sciolari è un susseguirsi di successi e di grandi collaborazioni; E' una storia di artigianalità ed eccellenza. Condivido la sua biografia (fonte panomo) perché questo lampadario conferma un'idea molto semplice che per me è una vera convinzione: il design, quello vero, è quello che, pur essendo figlio del suo tempo, non invecchia mai.
Gaetano Sciolari nasce nel 1927. Dopo essersi laureato in architettura, comincia un apprendistato da regista cinematografico, ma quando il padre muore improvvisamente nel 1949, torna a casa per occuparsi dell'azienda di famiglia, Sciolari Illuminazione, fondata nel 1892. Negli anni '50 Sciolari diventa designer per la leggendaria fabbrica di illuminazione Stilnovo - fondata da Bruno Gatti a Milano nel 1946. Nel dopoguerra molte compagnie di design italiane stavano ricevendo ammirazione e attenzioni internazionali per il loro sperimentare con nuovi materiali e forme innovative ed eleganti. Sciolari invece rimane comunque vicino a materiali più tradizionali, come vetro opalino, perspex e ottone. Il suo lampadario Molecular (1955) prodotto da Stilnovo, ad esempio, mostra la sua inclinazione ad un'unione armoniosa di geometrie moderniste e materiali stile Art Déco.Verso la fine degli anni '60 i design di Sciolari per la manifattura di famiglia acquisiscono grande popolarità presso interior designer di alto livello in Europa e negli Stati Uniti. Il suo lavoro subisce innumerevoli e disparate influenze, dal Cubismo al decostruttivismo e al minimalismo, che si uniscono in un'interpretazione futuristica e sofisticata del design - per i suoi lampadari utilizza cristallo e vetro smerigliato, e metalli brillanti giustapposti a finiture satinate, e combina bizzarramente ottone e metallo cromato. Negli anni '70 la Sciolari Illuminazione vende con successo molte lampade e lampadari negli Stati Uniti, grazie a Lightolier & Progress Lighting, che nei suoi cataloghi annuali esponeva molte collezioni di Sciolari, come le serie GeometricHabitatScultura, e Futura (le date precise di questi design sono sconosciute). Ciò risulta in ottime vendite, che consentirono all'azienda di famiglia di crescere rapidamente.Molti sostengono che i migliori lavori di Sciolari sono proprio degli anni '70, quando il gusto si sposta da un rigido modernismo verso estetiche più artigianali e decorative, come l'Art Déco e la Space Age - simile tendenza può essere osservata nel lavoro di Paul Evans, François Monnet, e Verner Panton. La serie Cubic, realizzata in varie forme, finiture e configurazioni, è il lavoro più noto di Sciolari, e appare in numerosi programmi televisivi degli anni '70 e '80. Sciolari fu inoltre il fondatore e primo presidente dell'Associazione commerciale di manifatture italiane di illuminazione. Muore nel 1994. Oggi i suoi lampadari, lampade a sospensione e applique, sono pezzi di grande valore tra i collezionisti